Teatro di Documenti

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TEATRO DI DOCUMENTI - v. Nicola Zabaglia, 42 – Roma
tel.  06 455 485 78 – 328.8475891

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FESTA DELLA POESIA 2023

Ringraziamo tutti i poeti che hanno condiviso con noi le loro liriche, i giurati per il loro impegno, gli attori che leggeranno
le poesie, i giovani artisti che le interpreteranno.


Premio Poesia e Teatro 2023

SEGNALATI

Martina Storani        A SENSO UNICO



Esiste un tipo di bellezza che fa dolere gli occhi.
Corpi che mi feriscono le cornee
Che si muovono come cerbiatti agili e ignari. E io li rubo.

Sono vittima della seduzione di uno spazio vuoto
tra la carne e la stoffa
Le ossa disegnate sotto una pellicola morbida
Gli occhi chiusi, invisibili.
Addormentato: un corpo bello come morto
Un cadavere fragrante, caldo. Momentaneo.

Le tue braccia che non mi cingono mai, posate a caso
Come quaderni su un tavolo
Le mani espressive, ora ferme e segretamente nodose
Le tue vene blu.
Passarci sopra le pupille è piú forte che toccare
C‘è uno scambio di luci. Di odori
Che non si puó vedere.
C‘è una memoria fisica
Un‘arte del corpo alla quale la coscienza non partecipa.

Io e i corpi degli altri siamo molto intimi. Solo che le loro anime non lo sanno
E questo crea in me legami irriconoscibili, non condivisi
che faccio da sola. A senso unico.
Quando questo accade la solitudine che m‘accompagna gioisce, s‘accresce
E mi ricordo che avrei dovuto morire un attimo prima, con un istante di troppo
Quando è già tardi e la bellezza mi ha trafitta.
Mi vedo finire su asfalti, muri, letti, vasche da bagno.
Mi vedo a pezzi, sfracellata, carbonizzata o soltanto rossa.
E non succede mai. Perché nell‘attimo dell‘azione io mi contemplo
Mi vedo agire. E non agisco.
Le visioni piú belle sono le piú atroci
I pensieri piú terribili mi tengono viva.



                                                Martina Storani


     

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